memoria corta

mi sono capitati fra le mani alcuni giornali vecchi di quasi due anni.

devo dire che la lettura a posteriori di alcuni articoli, in particolare di politica italiana, è risultata alquanto straniante.

ecco qualche esempio.

otto ottobre duemilaotto.

titolone a tutta pagina: Decreti legge, alt di Napolitano «Vigilerò con il massimo rigore». nell'occhiello: Il capo dello Stato ricorda che si ricorre a tale strumento «solo in casi di straordinaria urgenza».

straordinaria urgenza.

cosa è successo da allora? nonostante la strenua vigilanza del presidormiente napolitano, manca poco che l'esecutivo faccia ricorso al decreto legge anche per scegliersi le escort per la nottata.

stesso giorno.

mariastella gelmini, ministro dell'istruzione (non ridete), illustra alcune innovazioni che ha in mente di introdurre nella scuola: «Pagelle on-line, prenotazione via telematica dei colloqui con i professori, internet, lavagne digitali, rilevazione delle assenze via mail e cellulare».

che dire? sarebbe proprio bello, oggi, veder realizzati questi entusiasmanti impegni. se solo in italia ci fosse ancora la scuola.

quindici settembre duemilaotto.

nella sua rubrica un giornalista molto embedded, da decenni adagiato su solida poltrona rai, rivolge uno sperticato elogio al disegno di legge sulla lotta alla prostituzione che era in fase di elaborazione da parte di mara carfagna, ministro per le pari opportunità (ok, se proprio non resistete, ridete pure). ecco un sobrio passaggio: «Una questione storica affrontata con serietà e in modo organico, avanzato, almeno rispetto ai numerosi progetti precedenti».

poi, come sappiamo, successero delle cose. e quell'innovativo disegno di legge andò a puttane.

(una grafica che riporta gli ultimi sondaggi elettorali)