devo essermi distratto. fino a ieri ignoravo che nel pantheon del pidielle - oltre a bettino craxi, licio gelli (è ancora vivo, certo, ma si portano avanti), baget bozzo, al capone e il professor humbert humbert - ci fosse perfino einstein. una delle menti più lucide del novecento. ebreo, per giunta.
devono senz'altro averlo incluso, altrimenti non si spiega l'accorata dichiarazione di berlusconi fatta davanti ai componenti della confesercenti (che lo hanno pure fischiato, gli ingrati) a proposito delle carriere dei giudici e dei pubblici ministeri: non ci fermeremo fino a che non saremo riusciti a condurre in porto la divisione.
ha detto proprio così: condurre in porto la divisione. a lui quello che interessa più di tutto, a parte salvare l'italia, è fare la divisione. gli piacciono i calcoli (in senso buono, ovviamente).
ora è tutto più chiaro: si è messo in politica per amore dell'aritmetica, della matematica. come abbiamo fatto a non capirlo subito?
a questo punto l'unica spiegazione è che l'azione di governo del nostro cosiddetto premier si stia ispirando al pensiero di albert einstein. di quello stesso albert einstein che, non a caso, disse: bisogna spartire il proprio tempo tra la politica e le equazioni.
in effetti queste due foto, prese da internet, suggeriscono affinità insospettate tra i due geni
sabato 30 maggio 2009
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento